The man on the moon

Sono stato sdraiato in giardino per ore, questa notte, gurdando il cielo.

Ho immaginato che la luna potesse essere un taglio nel cielo e così anche le stelle e che “l’uomo che sta seduto sulla luna” altro non fosse che un pazzo che sfoga la sua frustrazione deturpando con un coltello da macellaio il nero manto della notte.

Vorrei poterlo fare io, distruggere il cielo e magari arrivare finalmente fino a ciò che dimora oltre la notte.

Mah, forse non mi interessa in realtà.

Non mi interessa più sapere, conoscere, non mi interessa dare un senso ai miei pensieri e forse voglio smettere di sognare.

La razionalità ha un suo fascino…ti ci puoi aggrappare, come ad un salvagente nell’oceano in tempesta che è la vita.

Perché dovrei continuare a credere che esista la felicità se, così paradossalmente, questo pensiero mi rende infelice?

questo però non è un quesito di questa notte, ma di tutta la mia vita…

Perché mi ribello alla sofferenza, ma non so vivere senza sogno…perché non credo nell’amore ma mi scopro a spiare alla sua porta semiaperta…

Questo sono io…anima irrisolta e cuore che arde, mani forti e mente debole….

La lunga notte porta ad un giorno inevitabile. I pensieri di questa notte già si dissolvono nel fumo della mia sigaretta.

 

2 Risposte to “The man on the moon”

  1. Lord Teteo Says:

    Sembra un primo passo verso l’accettazione di quello che il destino ti ha riservato, ossia un vita che non accetti perché non adatta al tuo spirito…

    Ma in fondo sarebbe meglio accettare a capo chino quello che passa il convento, perché non ho mai sentito di sognatori che siano riusciti a cambiare il corso delle proprie esistenze… Di sognatori che si siano illusi di farlo, questo sì, ne ho sentiti.

  2. borisdemon Says:

    Non si dica mai che Boris ha mollato…amico…questa non è accettazione è solo un temporaneo adattarmi ad una situazione che non posso cambiare. La spada è nel fodero, ma la posso estrarre con la rapidità di un fulmine, in ogni istante.
    L’more ha vinto una battaglia. Io vincerò la guerra.
    Un saluto, pioniere del sogno.

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