Boris ha cambiato casa…

Posted in death journal on febbraio 24, 2011 by Boris Bitter

nuovo sito: Boris Bitter
ci vediamo lì

Boris has a new home: Boris Bitter

see you there.

Protetto: Tensione

Posted in death journal on gennaio 21, 2010 by Boris Bitter

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E io che credevo di essere il demonio in persona…

Posted in death journal on dicembre 18, 2009 by Boris Bitter

L’ho trovata…anzi lei ha trovato me.

Una parola detta per caso e il fuoco si è acceso e adesso devasta la mia anima già dannata.

La mia voce l’ha stregata mi dice…si droga delle mie parole.

Mi vuole….dice…!!!

Ora lo so cosa stai pensando tu, che leggi senza sapere…Boris, sei impazzito? una che ti fa una proposta del genere e tu ci pensi su?

Lo so. Come so quello che sono, quello che cerco. Io sono abituato a lottare e le cose facili mi stancano. Ma forse tutti i predatori sono così, cercano la preda che corre e scappa via per sentirsi forti, per provare a se stessi di essere forti. La preda inerme e pronta a morire la disdegnano.

TROPPO FACILE

Non voglio che prenda fuoco. Voglio che bruci lentamente, voglio essere io a codurre il gioco…e sai cosa, lettore che passi di qui per caso?

So che accetterà, se è una donna per cui valga la pena di perdere la testa accetterà…e se lo farà non avrà di che pentirsi.

Ora ti saluto vado giù da carlo a bere un Cognac, per schiarirmi un po’ le idee e tenere sotto controllo i bollori.

ode alla calma

Posted in death journal on agosto 11, 2009 by Boris Bitter
 

Non sono un sostenitore dell’azione. Agire senza riflettere non è consigliabile, non per la pericolosità della cosa,  che semmai dovrebbe esserne la caratteristica positiva, ma per lo spreco di energia.

Io osservo: osservo e mi rallegro dell’abbondanza e dello spreco che mi circonda..

litigare per poi fare pace, rovinare qualcuno per il gusto della vendetta, silurare i colleghi per un riconoscimento che non arriverà…amare senza essere ricambiati…

Io cerco di non sprecare troppe energie per cose che non mi danno niente in cambio, preferisco osservare, vedere come non voglio essere.

Non sono perfetto per la miseria, anch’io mi incazzo di tanto in tanto, ma quando mi succede ho i miei sistemi per ritornare allo stato di quiete nel tempo più breve e per principio questo sistema non danneggia terzi.

se ognuno di noi trovasse un sistema simile non vi sarebbero più conflitti.

Ti sento ribollire lettore.

Pensi che io sia un arrogante figlio di…vedi, è proprio questo ciò di cui parlo…basta una mezza pagina di parole vuote per farti andare in ebollizione.

Fai come me…chiudi gli occhi e riempi i polmoni poi vai in cucina e bevi qualcosa.

io farò lo stesso.

Alla tua salute!

shit served on a golden dish!

Posted in death journal on luglio 11, 2008 by Boris Bitter
whatever…Today is just another day and i don’t mind if the sun doesn’t shine.
In this country it’s a great thing if it’s not raining…(this I have learned from a "friend" of mine….).
This morning the grass was green…yeasterday evening it was yellow and it was smelling particularly good….
The damage is now done…but the strange feeling is: I don’t think I am really guilty.
ça n’importe pas naturellement! and do you know why? Because it’s not my vision that it’s important but the one of "the others"…I AM AND I WILL ALWAYS BE AN OUTSIDER!

Tatuaggi dell’anima

Posted in death journal on luglio 1, 2008 by Boris Bitter

E’ passato quasi un mese dall’ultima volta che ho scritto…i giorni al Covo passano lenti e calmi – ogni tanto c’è qualche scossa sismica e ci si ritrova da Carlo, per berla via…

Nell’ultimo mese ho conosciuto parecchie donne che si sono presentate a me in una specie di giostra, e ho ricevuto da ognuna di loro una prezionsa esperienza: tatuaggi dell’anima.

Glenda: il fuoco di una notte, così noncurante ma delicata, facile e forte.

Kora: mulatta dal cuore piccolo – la sua passione ardente mi ha fatto bruciare per alcune ore…difficile togliersela dalla testa 😉

Camilla: una buona amica, che mi ha dato le attenzioni di cui avevo bisogno, quando ne avevo bisogno, dando senza domandare nulla in cambio.

Steffy: così sensuale, spigliata e provocante…con lei è ancora tutto in sospeso…chissà che non ne venga fuori un’avventura indimenticabile.

Tiny: esile e dolce. Mi dispiace solo di non essere un tipo da storie serie…con lei ne varrebbe forse la pena.

CINQUE piccoli cuori che mi sono fatto tatuare sul petto…ma nella mia anima sono tatuati come cinque bellissimi corpi di donna…mi chiedo se la fortuna continuerà a giarare da queste parti e intanto me la godo….;)

Stammi Bene Amico

BD

Ho incontrato un triste individuo…e mi sono reso conto di essere un tipo in gamba!

Posted in death journal on giugno 5, 2008 by Boris Bitter

Un tipo pieno di sé, che crede che l’universo giri intorno a lui e ai suoi sentimenti, che crede che le donne caschino ai suoi piedi e quando si sveglia, e si accorge che così non è, si comporta come la volpe con l’uva: dice che sono le donzelle in questione ad avere un brutto carattere….

Beh, è proprio in questa occasione che ho avuto a che fare con lui.

Ricevo una e-mail ieri da Prunella ieri, che mi dice:

“Tesoro,

Spero che tu stia bene, mi mancano molto le chiacchierate con te in questi ultimi giorni, ma, come ben sai, mi stanno succedendo tante cose…

Ti scrivo, tra l’altro, per farti vedere la e-mail che ho ricevuto da quel tizio di cui ti parlavo. Mi sono lasciata trasportare dal suo charme (falso) e vista la mia situazione delicata ho subito ceduto alle sue lusinghe…Come vorrei che fossi stato tu al suo posto, anche se so che non è possibile, per la forte amicizia che ci lega.

Dopo la sua e-mail, ho capito che oltre a essere innamorato di se stesso, è un gran ipocrita e spero di non doverlo mai più sentire, vedere o avere a che fare con lui…e pensa che gli ho raccontato tutto di me…gli ho aperto il mio cuore…CHE IDIOTA! CHE IMBECILLE SENTIMENTALE SONO STATA!…ma ormai è andata…leggi:

“Io lo so che mi vuoi bene, mi vuoi bene più di quanto si vuole bene ad un amico. Sono entrato nel tuo cuore come nessuno mai prima ci era riuscito. 
Sei una persona da seghe mentali sicuramente! Ma forse, quando io ero più presente nella tua vita riuscivo a colmare il vuoto che hai naturalmente dentro!
Ti facevo sentire donna, ti facevo sentire amata, e desiderata, e ora invece c’e’ solo il buio e il silenzio
. Un’oscurità la cui voce si esprime attraverso le parole di Boris, l’uomo più inutile che ci sia sulla faccia della terra! Un inetto, un incapace, un senza palle, incapace di prendere una decisione, un relitto umano che a lungo andare stanca tutti coloro che gli stanno vicino, e che inevitabilmente rimarrà solo nel suo dolore. Condannato a vivere fino alla fine, non avendo neanche i coglioni per farla finita!!!”

Ancora più di ciò che ha detto su di me (il “VUOTO CHE HO NATURALMENTE DENTRO”!!!! come si azzarda? grazie a Dio non amo insultare le persone perché altrimenti queste righe sarebbero piene di improperi!), mi ha fatta imbestialire quello che ha detto su di te: come si permette, dico io? Io non mi sono mai permessa di insultarlo, anche se a volte me le ha fatte girare le palle, con le sue insistenze, e smargiasserie e quei commenti da uomo vissuto!

Vorrei che si rendesse conto di quello che ha detto, che si ridimensionasse e avesse il coraggio di chiedere scusa per i giudizi da sputasentenze, su di te e su di me. Non voglio più pensarci perché più ci penso e più mi innervosisco!

Io gli ho raccontato i miei dolori, mi sono fidata di lui, perché lo reputavo intelligente e sensibile, e lui li ha usati per umiliarmi, come fanno gli ignoranti ( e per ignorante intendo uno senza sensibilità e pieno di sé).

Ma non mi lascio umiliare da un uomo così. Che se ne vada al diavolo, che gli piace tanto!

Ti bacio tesoro.

A presto

Prunella”

E questo è quanto.

Devo dire che i commenti di ‘sto tizio (neanche conosco il suo nome, ma non mi interessa) su di me, non mi hanno disturbato, in effetti la descrizione che ha dato di me è probabilmente più adatta a descrivere lui. Mi dispiace che abbia fatto soffrire Prunella.

Prunella non ha un bel carattere, pur essendo una “strega” è ingarbugliata, cervellotica, si lascia trasportare dalle emozioni, ma c’è bontà nel suo cuore ed è una persona leale. Quindi, questo attacco subdolo da parte di un tipo così, mi rende triste…So comunque che Prunella non porterà rancore: non ne è capace.

Quanto a me, ho scoperto con questo attacco da uno sconosciuto, di volermi bene come sono: un uomo complicato, ma semplice nei desideri e umile…forse ha ragione l’amico, alla fine resterò solo, ma il detto dice “meglio soli che accompagnati da idioti!”.

Prunella, non preoccuparti, passerà! Ora che è uscito dalla tua vita puoi respirare aria nuova. Hai avuto fortuna!

Ti bacio tesoro…

Ding Dong the witch is dead!

Posted in death journal on giugno 4, 2008 by Boris Bitter
Evviva! finalmente mi libero di me stessa nel peggiore dei miei atteggiamenti…ho perso la verginità della sottomissione. Mi sono liberata del giogo…almeno, di uno dei tanti!
 
Oggi non ci saranno più parole gettate via, non ci saranno più perle gettate ai porci. Solo silenzio. Confortante silenzio.
 
Grazie al mio destino, che ha mischiato ancora una volta le carte. Questa volta è mio, il poker di assi, il 6 ai dadi…lo scacco matto!
 
Pura esaltazione nell’essere stronzi!
 
Lasciatemi godere!
 
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Sensazionale! Delizioso! Divino!
 
Mi chiedo perché sono stata accondiscendente per così tanti anni. E’ così bello frantumare, distruggere, mutilare.
 
Grazie e ancora grazie dea fortuna, per avermi fatto provare questo piacere prima di morire.
 
A chi sa di possedere queste parole un augurio che riesca a crescere prima di invecchiare.
 
 
 

Distruzione e Oblio

Posted in death journal on giugno 1, 2008 by Boris Bitter

Sono giorni che non scrivo.

Non bisogna stupirsi di ciò, perché sono giorni che non vivo.

Non faccio altro che stordire i miei sensi in tutti i modi possibili, il più possibile, perché voglio dimenticarmi di esistere. Chissà che non passi dalla vita alla morte così, in un soffio senza accorgeremene e senza che gli altri se ne accorgano.

Solo questo desidero: dimenticare, distruggere.

Urla Boris, ti farà bene!

Voglio distruggere tutti i legami che ancora mi tengono attaccato alla vita. Voglio dimenticare luoghi e persone che per qualsiasi ragione mi sono cari. Voglio lasciarmi scivolare in un luogo da dove non ritornerò.

Che vigliacco che sono. Invece di affrontare i miei problemi, come al solito mi limito a commiserarmi e ora a pensare di farla finita.

Ma neanche questo riuscirò a fare, perché sono un fallito…

Questo sentimento macabro mi abbandonerà insieme ai fumi dell’ultima birra e poi, ritornerò ad essere il Boris di sempre, il vecchio figlio di un cane che scherza su ogni cosa, anche sulla morte, facendo finta di non temerla.

Prima o poi, sorellina morte verrà anche da me e penso che la prima cosa che farà sarà darmi un pugno in pieno viso per vendicarsi di tutti i miei sberleffi!

Già. Non potrò fare altro che porgere l’altra guancia.

Posso offrirti una birra? Alla tua salute fratello!

 

Se mai la troverò…

Posted in death journal on Maggio 21, 2008 by Boris Bitter

Mi chiedevo, giusto questa mattina, come sarà quando la troverò: la mia strada, la mia anima gemella, il mio sogno…

Ciò che più mi spaventa è che io mi riduca a trovarla quando sarà troppo tardi.

Tutto questo perché ho un gran brutto rapporto con l’amore, rapporto che è fatto in gran parte di testardaggine e di una buona dose di brutte esperienze.

Ho una buona amica, che ha avuto la sfortuna di incontrare il suo “predestinato”, l’uomo dei suoi sogni, quando ormai la sua vita aveva già imboccato la strada del non ritorno. Ora si ritrova sposata e con prole, e non può fare altro che sognarla…la felicità.

E’ tutto scritto? Non abbiamo nessun potere per cambiare il nostro destino?

Ma come Boris? Ridi in faccia alla morte e poi ti fai ste masturbazioni mentali sull’anima gemella! Che buffone!

Comunque lancio da queste pagine un appello: chiunque si renda conto, come me, che il tempo passa e abbia trovato una soluzione al rischio di “perdere l’ultimo treno” può tranquillamente lasciare la propria saggezza ai posteri su queste pagine.

Io torno al lavoro. Anche i démoni devono guadagnarsi il pane

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